Il Castello Suardi (1233)

L'edificio

Il complesso a due piani ha robustezza di mura salde, di forma perfettamente quadrangolare con gli angoli orientati verso i quattro punti cardinali.
E' dominato da una torre incentrata nel lato d'ingresso, di notevole altezza (m. 25). tuttora efficiente per maestà di costruzione, a base di pietre squadrate, resistenti ai geli della zona montana, scavate sulla montagna sovrastante. L'edificio è diviso da una lieve cornice di sasso marrone di Sarnico in due parti: l'inferiore è fatta a bugne con blocchi di notevole dimensione e ben connessi.
Il portale è di stile gotico con arco a sesto acuto, dominato dal blasone o stemma nobiliare.
E' recintato da doppio ordine di mura, racchiudenti vallo e ponte levatoio, con due torrioni sporgenti dalle mura, per potersi difendere in caso di assalti dalla valle. In uno spigolo dell'edificio si riscontrano tuttora alcuni elementi di merlatura ghuelfa.

Lo stemma

della famiglia Suardi, collocato sopra il portale d'ingresso al Castello, rappresenta un leone rampante e un'aquila artigliante che azzanna una preda di selvaggina. I colori sono il giallo ed il rosso.
In occasione della rievocazione storica il centro abitato viene adornato con innumerevoli stendardi raffiguranti lo stemma nobiliare.

Atrio e cortiletto

Il castello di Bianzano non fu mai abitazione nobiliare, ma "castello-ricetto", ossia ricovero a difesa di prodotti agricoli, per via della posizione in collina, e rifugio per i viandanti, commercianti, trafficanti.. Lo testimoniano il secondo ed il terzo piano, tutti in terra battuta, le sole quattro bifore al piano più alto e i lunghi locali sovrapposti in lato valle.
L'atrio fu probabilmente affrescato in poco tempo da una bottega di artigiani, incaricati di abbellire il castello in occasione della visita dei conti Suardi-Visconti. Ciò è testimoniato dall'assenza del segno di fine giornata, che dimostra che l'affresco fu realizzato senza interruzione di tempo per essere terminato prima della visita dei conti. L'atrio d'ingresso pavimentato a ciottoli è coperto da volta a botte, è dipinto con vivaci colori da mano maestra, configuranti amorini che giocano, adorni di ghirlande di fiori secondo lo stile cortigianesco del tempo, e raffigura altresì le quattro virtù cardinali, perché sede di giustizia. Sulla volta sono ancora visibili le raffigurazioni degli stemmi dei Suardo e dei Visconti.

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Gallery Castello

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